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Bonus mobili, dal 2023 la detrazione scende a un massimo di 5 mila euro

  • Immagine del redattore: Gianluca Moscardini
    Gianluca Moscardini
  • 22 apr 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Ecco chi ne ha diritto e per quali acquisti.

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Il limite di spesa riguarda la singola unità immobiliare in ristrutturazione, ciò significa che il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.


La legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici fino al 31 Dicembre 2024.

La detrazione fiscale del 50% riguarda ora una spesa massima di 10 mila euro fino a fine anno, mentre a partire del 2023 la spesa massima scenderà ad massimo di 5mila euro.

Il beneficio, che scende dunque rispettivamente a 5 mila, pertanto 2500 euro detraibili, saranno ripartito in dieci quote annuali e spetterà a chi acquista mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di una casa in ristrutturazione, previa indicazione della pratica edilizia presentata.


Nella lista dei mobili per cui è possibile chiedere l’agevolazione sono presenti:

- letti,

- armadi,

- cassettiere,

- librerie,

- scrivanie,

- tavoli,

- sedie,

- comodini,

- divani,

- poltrone,

- credenze,

- i materassi,

- apparecchi di illuminazione.


Non vi rientrano invece porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi.


Per ciò che riguarda gli elettrodomestici, il requisito è legato alla classe energetica, il quale non devono essere inferiori:

- alla classe A per i forni,

- alla classe E per le lavatrici, le lavasciuga e le lavastoviglie,

- alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.


Per accedere all’agevolazione, gli interventi di ristrutturazione edilizia devono essere stati realizzati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni di arredo.

Il pagamento deve essere necessariamente effettuato con bonifico, carta di debito o di credito, non è consentito infatti pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.


È ammessa la detrazione anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità indicate prima e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. Bisognerà dunque conservare una ricevuta insieme alle "fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti”. Sarà necessario tenere con sé anche “lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati”, che “è equivalente alla fattura“.


Nel caso in cui il consumatore rispetti tutte le regole, il bonus varrà anche per i mobili e i grandi elettrodomestici acquistati all’estero.


 
 
 

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Geometra

Gianluca Moscardini

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