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Superbonus, Intesa e Unicredit bloccano la cessione del credito

  • Immagine del redattore: Gianluca Moscardini
    Gianluca Moscardini
  • 20 apr 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 1 mag 2022

Intesa San Paolo e Unicredit hanno bloccato la misura per tutto il 2022.


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Nonostante il via libera per la quarta cessione del credito sul Superbonus e dei bonus edilizi fino al 30 giugno 2022, alcune banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno deciso di non procedere con queste operazioni poichè hanno già raggiunto il limite di capienza di utilizzo del credito di imposta


Intesa SanPaolo

Una nota di Intesa SanPaolo ha sottolineato che "se le norme attualmente in vigore non saranno modificate, diventerà inevitabile un progressivo rallentamento dell’acquisizione delle richieste" e di conseguenza una netta diminuzione del rilascio dei dei bonus edilizi.

II gruppo ha già acquisito più di 4 miliardi di euro di crediti fiscali collegati ai vari bonus edilizi, la metà dei quali per le imprese che hanno previsto e attuato lo "sconto in fattura" e fino a 20 miliardi di richieste in totale.

Viste le scadenze dell'anno in corso, è già stato comunicato con largo anticipo ai clienti che, come previsto dalla norma attuale, "da aprile non è più possibile procedere con la cessione di ulteriori crediti collegati a interventi realizzati nell’anno passato".


Unicredit Banca

Situazione molto simile anche quella che riguarda il gruppo Unicredit, che sta riscontrando un enorme volume di richieste che potrebbero comportare il raggiungimento della massima capacità fiscale possibile per la cessione dei crediti.

Alla luce di questo, Unicredit ha avviato una valutazione interna per poter massimizzare tutte le risorse disponibili così da poter gestire al meglio i flussi di richiesta.


Quindi, cosa si può fare?

Per provare a venir fuori da questa "strozzatura", potranno richiederci di rimodulare le tempistiche portando a 10 anni il periodo per poter usufruire del credito fiscale per qualsiasi tipologia di operazione e per ampliare il numero delle imprese a cui i privati possono rivolgersi.

Inoltre un'ulteriore soluzione potrebbe essere quella di concedere la cessione del credito anche a soggetti diversi da banche, come istituti finanziari e assicurazioni, che il frazionamento del credito possa essere ceduto anche ai propri correntisti in maniera frazionata per importo e annualità".


Restiamo in attesa di novità in merito, anche perché si richiede a gran voce che il Superbonus venga prorogato ulteriormente superando la data del 30 giugno 2022.


 
 
 

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